Sensori perimetrali e di movimento

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I sensori perimetrali e i sensori di movimento, sia da ambiente interno che da ambiente esterno, ricoprono entrambi un ruolo fondamentale nell’ambito di un sistema di allarme. Queste due tipologie di rilevatori, rappresentano dei componenti indispensabili per la completezza di un impianto di sicurezza, in quanto il loro meccanismo consente non solo la rilevazione del calore che emettono i corpi umani per i sensori più semplici, ma anche la rilevazione in contemporanea sia del movimento che del calore per quanto concerne i sensori più sofisticati, i quali lavorano in aree caratterizzate da condizioni particolari.

Per ciò che riguarda le differenti tecnologie usate, e quindi la diversità di costi, si può passare dai 30 euro per i sensori classici ai 100 euro in su per i sensori da ambiente esterno, poiché in quest’ultimo caso vi è la capacità di differenziazione tra uomini e animali e l’individuazione degli animali con una corporatura fino ai 30 chili. Un altro aspetto che può incidere sui costi è la larghezza del cono di rilevazione, che può andare dai 90 ai 140 gradi. Un altro requisito importante riguarda la gittata di rilevazione, che consente ad un singolo sensore di individuare un eventuale irregolarità passando da qualche metro sino ai 35 metri di copertura.

Dopo aver scelto il tipo di sensore perimetrale e di movimento che meglio si addice alle proprie specifiche esigenze di sicurezza, basterà poi decidere il loro posizionamento. Per ciò che riguarda l’area interna, è preferibile coprire le zone di passaggio obbligato, ovvero le camere, i corridoi e così via: in tal caso, per ottenere una copertura totale, basterà un minor numero di sensori rispetto a quelli necessari per l’esterno, dove è necessario coprire tutti i lati del perimetro (si pensi ad esempio ad un giardino o ad un ampio cortile) servendosi di più rilevatori.

Molti utenti che decidono di installare dei sensori di antifurto a protezione della propria casa, si trovano di fronte al dubbio se preferire quelli da integrare sui serramenti (quindi porte e finestre), o se orientarsi su quelli da montare direttamente sulle tapparelle. In realtà è bene sottolineare che tutto sta nella qualità dei sensori stessi, poiché il loro funzionamento è praticamente molto simile. Nel primo caso, i sensori che vanno montati sugli infissi si servono dei contatti magnetici: questo vuol dire che si attivano all’apertura del serramento, ovvero quanto i due magneti vengono allontanati. Questo tipo di rilevatori sono molto accessibili a livello economico e si possono installare in modo facile anche senza l’ausilio di tecnici specializzati, in quanto sono applicabili su qualunque tipo di finestra.

Al contrario, invece, i sensori di antifurto da installare sulle tapparelle si servono di uno specifico contatto a filo da avvitare nella parte interna, e sono capaci di rilevare qualunque sollevamento si verifichi dalla zona esterna, prevenendo in tal modo qualunque tentativo di effrazione da parte di ladri o malintenzionati. Da segnalare, in questo contesto, anche la presenza in commercio del rilevatore Roller, che può essere usato soltanto nel caso in cui si abbiano in casa delle tapparelle avvolgibili.

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