Centralina

Come abbiamo già specificato la centralina di un sistema di allarme rappresenta il cuore, o il cervello pensante, di tutto l’impianto. Da qui abbiamo il controllo della situazione. Da qui attiviamo e disattiviamo l’allarme ed è da qui che partono i collegamenti verso tutti gli altri componenti. La centrale, se di qualità, rappresenta circa il 30-40% del costo finale di un impianto. Difficilmente si scende sotto i 200 euro per un prodotto del genere, ma arriviamo a superare i 500-600 euro se vogliamo qualcosa di semiprofessionale.

Solitamente le centraline hanno il combinatore Gsm integrato, ovvero il commutatore che si collega alla linea telefonica tradizionale o ad una scheda sim del Cellulare. Serve per inviare un messaggio preregistrato a determinati numeri in caso di allarme. Il combinatore altrimenti può essere comprato a parte e collegato successivamente.

centrale allarme

La parzializzazione delle zone

La centralina permette di “parzializzare” l’allarme. Indichiamo noi quali sono le zone che devono essere controllate a seconda del sensore di movimento presente. Poniamo ad esempio che ci stiamo preparando per la notte. Dovremo “disattivare” i sensori della camera da letto e del corridoio che conduce al bagno e “attivare” quelli delle altre camere. E’ chiaro capire il perchè: nella camera da letto ci siamo noi, il sensore se attivato scatterà al nostro minimo movimento, mentre il salone deve essere protetto.

Potremo inoltre attivare i sensori perimetrali esterni del giardino e del terrazzo che durante la notte rappresentano il punto debole su cui possono far leva i ladri.

Le centraline, ad esempio quella prodotte dalla Diagral appartengono a questa categoria, inviano diversi tipi di allarme a seconda dell’avanzamento di un intruso. All’ inizio il segnale sonoro sarà debole e via via aumenterà se l’allarme stesso sarà confermato.

La centralina è connessa anche con la sirena esterna, ma è altamente personalizzabile il livello di rumore sonoro che è in grado di emettere. Potrebbe essere meno forte all’inizio ed aumentare progressivamente.

Controllo via Remoto della centralina

Al giorno d’oggi molte centraline si interfacciano in maniera ottimale con internet. Mantenendo degli alti protocolli di sicurezza possiamo interagire anche via web con la centrale. Software o app progettate appositamente per ogni centralina permettono di comandare a distanza i nostri componenti, comprese le telecamere che inviano immagini in tempo reale delle aree sorvegliate.

La centralina si connette ai componenti via cavo, oppure wireless, utilizzando, nella maggior parte dei casi, una doppia frequenza di trasmissione che garantisce una maggiore sicurezza, solitamente con uno spettro compreso tra 433 e 868 MHz.

I comandi

interagiamo con la centralina tramite tastiera posta sulla stessa, oppure tramite chiavi elettroniche con telecomando. Inseriamo un codice da noi generato per sbloccare ed attivare l’allarme. I modelli evoluti di centralina, ad esempio il modello TP16-512 di Tecnoalarm, hanno anche il controllo biometrico di impronte digitali o la carta RFID.

  1. Segnalo che il dispositivo che riconosce le impronte digitali si può montare anche su altri marchi molto conosciuti! Certo costicchia un po’ ma è estremamente sicuro.

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