I Sensori a Doppia Tecnologia

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I sensori a doppia tecnologia utilizzano i raggi infrarossi e le micro onde per rilevare la presenza di un estraneo nel raggio di azione di controllo, quindi PIR + MW. Un sensore volumetrico che lavora a doppia tecnologia si attiva solo al verificarsi delle due situazioni. Diciamo un doppio controllo rispetto al singolo del semplice sensore PIR che invece invia l’allarme quando l’infrarosso si attiva.

Abbiamo già visto che il sensore infrarosso è in grado di “leggere” una temperatura a distanza, è in grado di rilevare la variazione del calore.

Come funziona invece la tecnologia Mw applicata ai sensori? Dei diodi inviano onde ad alta frequenza, 10-2,4 Ghz, che riempiono l’ambiente, Il sensore calcola quanta “energia” viene impiegata per compiere questo lavoro. Quando c’è un intrusione, una persona ad esempio che si trova all’interno dell’ambiente controllato, le cose cambiano. L’energia questa volta è diversa, è sintomo che lo stato di quiete è cambiato, quindi c’è l’invio dell’ allarme. A questo punto anche l’infrarosso si mette a controllare. Se rileva anche lui una variazione di temperatura, si sono verificate le due condizioni AND.

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Meglio sensori Pir o a doppia tecnologia?

Non è facile liquidare questa domanda rispondendo che i sensori a doppia tecnologia siano più performanti.Gli installatori però lo dicono o comunque tendono ad utilizzarli più spesso. E’ vero, i falsi allarmi diminuiscono. I clienti sono così contenti, e la questione è risolta. Dobbiamo ricordare che però in questo modo abbassiamo la “sensibilità”. Un sensore che deve inviare l’allarme solo quando si verificano le due condizioni (AND) ovvero rilevazione Infrarosso + Microonde lo farà di meno rispetto ad un Pir che “scatta” solo al per l’OK dell’infrarosso.

E’chiaro che ci sono “condizioni particolari” in cui è meglio installare un sensore a doppia frequenza rispetto ad un Pir. Se il sensore è rivolto ad esempio ad un camino acceso, se ci sono repentini cambi di calore nella stanza controllata, se ci sono vibrazioni, flussi di correnti d’aria o comunque oggetti che possono “disturbare” il lavoro del Pir, sarà meglio installare un DT.

Ognuna delle due tecnologie ha i suoi punti di forza: l’infrarosso è poco sensibile quando una persona si avvicina al sensore, ma è “sveglio” nel rilevare un attraversamento mentre il microonde fa il contrario (il raggio di azione di un MW ha la forma di un sigaro allungato, lo spettro è minore rispetto all’infrarosso che ha forma a cono).E’ quindi l’installatore che deve studiare la soluzione migliore in base a quelle che sono le caratteristiche dell’ambiente da controllare ed in base alle esigenze del cliente.

Ci sono sensori Pir molto efficaci e anche molto costosi che funzionano meglio di un doppia tecnologia, la scelta in ogni caso non è sempre facile ed immediata.

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