Si chiamano camere termiche quelle particolari telecamere che riescono a “vedere” al buio, in totale assenza di luce. Avrete sicuramente visto immagini come quella qui sotto, si tratta di una foto che non entra nei dettagli ma che riesce a scontornare qualsiasi tipo di oggetto o essere umano in completa assenza di luce. Questo perchè le camere termiche riescono a “leggere” a distanza la temperatura e a restituire un pixel di colore differente a seconda del calore letto. Non sono precise, ma fanno capire che un uomo è entrato nella zona protetta e a far scattare l’allarme.
Il funzionamento:
ogni essere umano emette una certa temperatura che si differenzia nei vari punti del corpo. Le telecamere termiche riescono a “leggerla” a distanza grazie al sensore ad infrarosso di cui sono dotate e a restituire una “mappa cromatica” che identifica il soggetto. Attualmente, quelle in commercio per i sistemi di video sorveglianza, riescono a differenziare i vari punti di lettura con uno uno scostamento di 0,5 – 1 o 2 gradi centigradi. Ovviamente minore è questo valore, maggiore sarà la precisione di lettura e quindi l’immagine.
I processi di imaging termico vengono utilizzati anche in medicina e nell’edilizia. Nel primo caso sono utili per analizzare una serie di malattie in cui la temperatura cutanea può riflettere la presenza di infiammazione nei tessuti sottostanti oppure in cui il flusso di sangue è cresciuto o diminuito a causa di una anomalia clinica. Nell’edilizia sono usate ad esempio per controllare la presenza di acqua ristagnante calda o fredda in conduttore o per le perdite di gas.
Le telecamere termiche in un antifurto: dopo anni di uso militare la tecnologia è andata avanti ed ora è accessibile anche a coloro che desiderano integrarle nel loro impianto di allarme. La Q1910-E della Axis ha un prezzo non accessibile a tutti ma non proibitivo. Sfiora i 3mila euro circa. Ha un rilevamento di 1,5 pixel su una persona posta a 260 metri e di 12 pixel a 30 metri. Ha un sistema motion detection che invia un allarme solo in presenza di movimento sia per quel che riguarda i suoni che le immagini. Si connette ad Internet tramite protocollo IPV4 e IPV6 e comprime i video in formato H.264.
Anche Samsung ha in catalogo telecamere termiche. I modelli sono SCB 9060 e SCB 9080, ma un po’ più cari. Hanno un grado di protezione IP66, ovvero protezione contro ondate di acqua ma non da immersione, e riescono a catturare una persona in movimento fino ad una distanza di 1,2 Km. Il prezzo è di circa 5500 euro.
Flir per il settore della sicurezza ha in catalogo ben 7 modelli per la sorveglianza notturna che si collegano in rete. Per finire Panasonic, già da anni attiva nel campo della sicurezza, ha presentato un modello di camera termica con risoluzione 384×288 o 640×480.
Che figata, li vedremo quando loro pensano di essere invisibili!!