Sensore PIR: come funziona e dove installarlo

sensore PIR
4.4/5 - (11 votes)

Il sensore PIR è un sistema di sicurezza per la casa che consente di usufruire di una tecnologia molto utile. Stiamo parlando del sensore passivo a infrarossi, infatti la sigla PIR sta proprio per Passive InfraRed. Quello di cui parliamo in questo articolo è proprio un sensore che ha la funzione di rilevare eventuali presenze di persone in movimento all’interno di un ambiente ben determinato. È un sistema di sicurezza sempre più usato da molti utenti, anche nel nostro Paese, ma sappiamo come funziona realmente e su quali principi si basa questa tecnologia utilizzata per la sicurezza in casa?

Come funziona un sensore PIR

Il sensore PIR riesce a percepire proprio le radiazioni infrarosse, che hanno una frequenza d’onda inferiore rispetto alla luce che riusciamo a vedere normalmente. Il sensore infrarosso, infatti, ha una frequenza che si situa sotto il colore rosso, che è quello che, tra i colori visibili dai nostri occhi, ha una frequenza d’onda più bassa in generale.

Proprio per questo motivo, se i nostri occhi non sono in grado di percepire gli infrarossi, lo stesso non si può dire dei sensori realizzati con le tecnologie di cui stiamo parlando. Il calore emesso dagli uomini e dagli animali, quindi, permette di emettere gli infrarossi, che vengono percepiti proprio da questi sensori.

Sensori PIR, animali e condizioni meteo

I sensori PIR sono capaci di comprendere se il movimento è generato da un uomo oppure da un animale, per questo motivo la presenza di alcuni animali di piccole dimensioni, come i gatti o i cani, non viene segnalata da questi sensori, che sono in grado di fare le opportune distinzioni.

I modelli realizzati di recente, che possono beneficiare delle ultime tecnologie innovative, inoltre, riescono a funzionare nel modo corretto anche in presenza di situazioni meteo particolari, come la neve o la nebbia.

Dove installare un sensore PIR

In generale, quando vogliamo acquistare e installare un sensore PIR, ricordiamo di posizionarlo lontano dalle fonti di calore e dagli elementi che sono in grado di produrre dei cambiamenti nella temperatura. Pensiamo per esempio ai condizionatori o ai termosifoni.

Spesso questi sensori vengono installati a soffitto e risultano molto piccoli, adattandosi perfettamente a qualsiasi ambiente domestico. Sono comunque dei sensori che non costano molto e che possono funzionare in modo preciso anche in condizioni di scarsa illuminazione, oltre al fatto che non consumano molto dal punto di vista energetico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *