Allarme senza fili sì o no? Fino a qualche anno fa gli allarmi senza fili venivano sconsigliati per una serie di motivi quali:
- il gran numero di falsi allarmi,
- la vulnerabilità del sistema;
- la scarsa durata delle batterie dei sensori;
- l’incertezza dei dati provenienti dai sensori radio.
Per fortuna la ricerca nel campo va avanti e negli ultimi anni ha portato a una vera e propria inversione di tendenza: oggi i sistemi d’allarme senza fili sono preferiti a quelli via cavo per i costi bassi, l’affidabilità e la facilità d’installazione.
Ma vediamo più nel dettaglio come funzionano: i sistemi d’allarme senza fili lavorano su bande di frequenza comprese fra i 25 MHz e i 1000 MHz e da queste dipende il tipo di oscillatore che sfruttano – oscillatore al quarzo per bande tra i 26,995 MHz e i 40,700 MHz e oscillatore ceramico per bande tra i 433,050 MHz e i 434,790 MHz.
I sistemi d’allarme che sfruttano l’oscillatore al quarzo hanno una banda più stabile e assicurano una quasi immunità ai disturbi radio, per questo sono considerati tra i più affidabili ed efficaci sul mercato.
Meno raccomandabili, invece, i sistemi d’allarme che sfruttano gli oscillatori ceramici; i canali sfruttati, infatti, sono usati anche da altri dispositivi radio come cellulari, radio, ecc.
Per essere davvero sicuri che il proprio sistema d’allarme via radio sia affidabile è bene accertarsi che monti un dispositivo antijamming che, qualora dovesse venir oscurata la frequenza, fa immediatamente scattare un allarme.
Insomma, oggi un sistema d’allarme via radio oggi è davvero sicuro!
Vorrei sapere che grado di sicurezza ha una centrale monofrequenza, grazie alla redazione!
Ho un impianto antifurto senza fili da dieci anni e non ho mai avuto problemi.
Basta comprare prodotti di qualità
secondo me un impianto antifurto di buona qualità si può realizzare anche con tecnologia mista wireless e filare però ricercando anche in rete prodotti di buona fattura.