Analogica, AHD, HD-CVI, IP 8: le diverse tipologie di videosorveglianza

4/5 - (2 votes)

Ad oggi, per poter installare un sistema di telecamere per la videosorveglianza, bisogna scegliere tra diverse tipologie di tecnologie in base alle proprie specifiche necessità di sicurezza, ed in questo contesto le possibilità fra cui optare sono sostanzialmente 4: analogica, IP, HD-CVI e AHD. Vediamo di seguito quali sono le caratteristiche e le funzionalità dei quattro tipi di tecnologia.

ANALOGICA: il segnale video nelle tradizionali installazioni analogiche si trasmette attraverso un cavo coassiale tramite un segnale denominato CVBS oppure video composito. Permette visionare i video senza audio: si tratta di una tecnologia molto diffusa, in quanto i costi risultano accessibili ed il montaggio si realizza in modo semplice. Inoltre, il fatto che sia presente da molti anni in commercio, fa sì che ci sia una notevole compatibilità tra marche differenti. Tra gli svantaggi vi è l’assenza di funzioni avanzate, la difficoltà di sfruttare la risoluzione su grosse distanze a causa della distorsione del segnale, e la necessità di dover usare un cavo per ogni telecamera (ciò rappresenta un limite per tali sistemi).

IP: attraverso tale tecnologia la telecamera crea un segnale digitalizzato che può essere immediatamente immesso in rete. Rispetto alle altre tecnologie, non ha limiti in fatto di risoluzione, consente collegamenti wireless (senza fili) anche con le lunghe distanze. In più le immagini si possono registrare ed archiviare su qualunque computer, e consente la videosorveglianza anche da remoto. In sostanza serviranno soltanto una presa elettrica ed una connessione; con i sistemi PoE, inoltre, non sarà necessaria neanche la presa elettrica, poiché la telecamera è alimentata in modo diretto dal cavo di rete attraverso lo switch poe. Usando l’Internet Protocol, la tecnologia IP è in grado di sfruttare tutto il potenziale della rete. Tra gli svantaggi, vi sono i costi superiori e i tempi di latenza, che si possono ridurre, in parte, utilizzando le telecamere ad elevata qualità come per esempio le IP PRO di Setik.

HD-CVI: tale tecnologia è stata brevettata da Dahua, la quale ha avuto per prima l’intuizione di portare l’HD sul cavo coassiale, di inviare il segnale video ad elevata definizione su un classico cavo su notevoli distanze (sino a 500 m), e di consentire il flusso audio sul cavo video con risoluzioni sino a 1080 p, ovvero con una eccellente qualità delle immagini. Le telecamere risultano facili da installare, in quanto non vi sono schede di rete e non si generano conflitti IP. Attualmente, la tecnologia Hd-CVI è capace di supportare altresì il segnale di controllo per gestire telecamere PTZ, senza la necessità di altri cavi.

AHD: ideata nel 2014 da Nextchip, tale tecnologia prevede la totale compatibilità con le telecamere analogiche e con qualunque videoregistratore, sia analogico che digitale. Le immagini, codificate a bordo camera, vengono trasmesse al Digital Video Recorder usando un cavo coassiale. Tra i vantaggi di questa recente tecnologia, vi è quello di consentire alle telecamere analogiche di ottenere elevate risoluzioni ed è anche facile da installare. Inoltre è possibile effettuare il cablaggio attraverso i cavi coassiali fino a grandi distanze con qualità FULL-HD (i costi risultano inferiori all’HDCVI).

  1. Credo che opterò per l’AHD, ho bisogno della piena compatibilità con le telecamere analogiche da collegare al DVR! grazie per le info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *