Perché i sistemi d’antifurto wireless vengono sconsigliati

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Prima di tutto è importante specificare che i sistemi di antifurto wireless (via radio, senza fili) sono senza dubbio dei buoni sistemi di protezione e anti intrusione (ad eccezione di quei prodotti che si possono acquistare per pochi euro al supermercato, dei quali occorre senza dubbio diffidare, ma questo vale un po’ per tutti i dispositivi tecnologici). Il problema, in tale contesto, riguarda il fatto che in alcuni casi questo tipo di tecnologia viene troppo spesso sfruttata in circostanze non idonee, ed è per questa ragione che viene sconsigliata. Un impianto di antifurto senza fili, difatti, per essere performante e funzionare correttamente, dovrebbe essere utilizzato in ambienti non troppo estesi, come ad esempio i piccoli appartamenti o i negozi, e non in spazi ampi come le abitazioni che si sviluppano su più livelli, gli ampi depositi e così via, dove per l’appunto andrebbe associato ad un sistema che si basa sulla tecnologia filare (via cavo), realizzando al massimo un impianto misto (ovvero con componenti in parte via radio e in parte cablati). Il via cavo, in effetti, rappresenta la miglior soluzione e sicuramente la più consigliata ove possibile, per i seguenti motivi:

a) è più affidabile per quanto riguarda le rilevazioni delle eventuali intrusioni da parte di ladri e malintenzionati (non vi è il rischio che la segnalazione di avvenuto allarme non giunga a destinazione);

b) presenta dei sensori un po’ più performanti, essendo un tipo di tecnologia meno giovane e quindi già diversi anni sul campo, oltre a ciò non c’è la necessità di vigilare troppo sul risparmio energetico (per esempio il via radio esegue delle rilevazioni non continue, bensì intervallate a distanza di due minuti circa l’una dall’altra, così da far durare le pile più a lungo);

c) ha bisogno di una manutenzione notevolmente minore e meno frequente rispetto a quella necessaria per i sistemi wireless, poiché per questi ultimi occorre una sostituzione delle batterie annuale oppure biennale, da valutare in base al tipo di utilizzo;

d) risulta meno soggetto agli attacchi esterni poiché molto più difficile da manomettere rispetto ai sistemi via radio (ad ogni modo si parla di ladri molto esperti). Oltre a ciò è meno sensibile all’azione corrosiva delle intemperie e delle condizioni atmosferiche in generale (neve, vento, pioggia, grandine, nebbia, forti variazioni di temperatura e così via).

Garantisce agli utenti la possibilità di dotarsi di ottime centraline d’allarme ibride (ovvero basate su entrambe le tecnologie, radio e filo), in modo tale da poter sfruttare, ove fattibile e raccomandabile, i vantaggi del via radio (primo fra tutti quello di non dover realizzare difficili e articolati passaggi di fili), e i vantaggi del via cavo (come ad esempio la possibilità di riuscire a perfezionare in qualunque momento il sistema di antifurto tramite le tecnologie filari). Dunque un connubio perfetto per poter assicurare all’utilizzatore finale un eccellente funzionamento ed un maggior grado di sicurezza.

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