I vecchi sensori ad ultrasuoni

4/5 - (7 votes)

Oltre alla nostra abitazione c’é un’altra importante proprietà privata da proteggere: la nostra auto. Se i furti in casa sono tantissimi ogni anno, circa 250.000, anche i dati sui furti delle automobili non sono incoraggianti. Secondo i dati, infatti, parliamo di circa 300 auto rubate ogni giorno. Spesso, dopo il furto, le auto vengono smontate e spedite in altri Paesi e ritrovarle non é affatto semplice. Se i furti d’auto sono leggermente calati lo scorso anno, sono però di molto aumentate le capacità dei ladri. Rubare un vecchio modello di auto non era affatto difficile, aprire la portiera era una passeggiata e per metterle in moto bastava davvero collegare due fili, come nei film. Vediamo, allora, quali erano le vecchie tecnologie usate per la protezione dell’auto (e non solo) e quali sono le moderne alternative.
I sistemi di allarme tradizionalmente utilizzati per proteggere i veicoli erano i sensori ad ultrasuoni.

I vecchi sensori ad ultrasuoni sono sistemi di allarmi ancora validi?
Cosa sono i sensori ad ultrasuoni
I sistemi di allarme ad ultrasuoni sono nati all’inizio degli anni Cinquanta. Gli ultrasuoni sono onde meccaniche sonore. I sistemi di allarme che sfruttavano questa tecnologia sono stati, via via nel tempo, sempre più sostituiti da allarmi più moderni. Fra tutti citiamo quelli ad infrarossi o a microonde.
Come funzionano gli allarmi ad ultrasuoni e quali sono i loro difetti
I sistemi di allarme ad ultrasuoni, diffusissimi in passato e probabilmente ancora presenti in molte abitazioni, basano il loro funzionamento su quello che si chiama effetto doppler. Il sistema emette onde sonore ad elevata frequenza, impercettibili all’orecchio umano, ed é in grado di percepire l’interruzione di queste onde da parte di un corpo in movimento. Anche se l’area di copertura di questi allarmi era più ampia rispetto a quella degli allarmi più moderni, presentavo una serie di difetti che hanno portato al loro accantonamento nella scelta del sistema di protezione della casa o dell’ufficio.

Registrando ogni minima variazione della pressione dell’aria, facilitavano lo scattare dell’allarme senza ragione. Dagli anni Cinquanta, la tecnologia degli allarmi ultrasuoni é migliorata, ma spesso il passaggio di un veicolo a velocità sostenuta era comunque sufficiente per far scattare l’allarme.
Se usati per la protezione della casa o di grandi superfici, come capannoni, possono essere ancora validi, in particolare per chi abita in luoghi isolati se non sono presenti fattori che li influenzino. La loro installazione e settaggio era, ad ogni modo, più complicata rispetto ai sistemi di allarme moderni che sono facilmente montabili in modalità FAI DA TE.
Se la vostra automobile é provvista di allarme ad ultrasuoni e avete i problemi qui elencati, e l’allarme scatta spesso anche nel cuore della notte, sappiate che esistono in commercio molte valide alternative a questi sistemi di allarme.

Vediamo quali sono le principali.
Sistemi di allarme per l’automobile: alternative ai sistemi ad ultrasuoni
Esistono tre principali categorie di antifurto per l’automobile che possiamo distinguere in base alla tecnologia utilizzata per il loro funzionamento. Quelli meccanici, quelli satellitari e quelli elettronici. Vediamo quali sono pregi e difetti per ogni tipologia di antifurto.

I sistemi di allarme meccanico per l’automobile
Così come i sensori ultrasuoni i sistemi antifurto meccanici sono una vecchia ma, a differenza dei primi, sono ancora in grado di proteggere bene la nostra vettura e possono essere utilizzati in combinazione con tutti gli altri sistemi di allarme. I sistemi meccanici sono sicuramente i più facili da installare e in commercio se ne trovano modelli molto economici. Il loro vantaggio principale é che sono ben visibili dall’esterno e questo costituisce un deterrente in partenza per chi sia intenzionato a rubarvi la macchina. Si tratta di bloccasterzo, blocca pedali o blocca ruote. Non vi é nessuna parte elettronica coinvolta.

I sistemi di allarme satellitare per l’automobile
Più costosi di quelli meccanici ma più efficaci in caso di furto. Grazie all’utilizzo della tecnologia GPS potrete localizzare la vostra auto con precisione, si parla di un margine di errore di qualche metro.
Sono collegati alla centrale operativa 24 ore su 24. Esistono poi sistemi di allarme con sistema di tracciamento che inviano subito una segnalazione alle forze dell’ordine. Questi due sistemi possono essere combinati.
Purtroppo su Internet sono facilmente acquistabili meccanismi per annullare il segnale, anche se illegali.
I sistemi di allarme elettronici per l’automobile

Sono i sistemi di allarme per l’automobile più utilizzati, molti nuovi modelli di vetture escono dalla fabbrica con l’allarme di serie. Si tratta di sistemi antifurto che fanno scattare un allarme sonoro in caso di tentativo di manomissione. Il modello a sirena é più economico ma la sua manomissione é più facile, inoltre nessuno si precipita a controllare appena sente il suono della sirena. Inoltre se la macchina non é parcheggiata sotto casa o fuori dall’ufficio non sentiremo suonare la sirena che verrà poi disattivata dal ladro e annullerà completamento l’effetto antifurto. I modelli immobilizer, invece, garantiscono la non circolazione della corrente se la chiave della macchina non é inserita. In pratica, il ladro, non potrà mettere in moto l’auto collegando i fili elettrici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *