Detrazioni fiscali antifurto del 50%

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Oggi, attraverso questo articolo, vi parleremo di un argomento che sta a cuore a molti cittadini italiani riguardante le detrazioni fiscali e le agevolazioni sull’iva nell’ambito dell’acquisto e dell’installazione di sistemi di sicurezza, spiegando nello specifico cosa sono, come funzionano e chi può beneficiarne.

Per definizione, la detrazione fiscale è un importo che il contribuente ha la possibilità di scaricare, ovvero di sottrarre dall’imposta lorda Irpef, in maniera tale da ridurre la tassa Irpef netta da lui dovuta. Dunque, si tratta di un’agevolazione cui ha diritto i contribuenti che presenta la dichiarazione dei redditi. L’acquisto e l’installazione di un sistema di antifurto rientra tra gli interventi soggetti alle detrazioni fiscali del 50 % per le ristrutturazioni edilizie, incluse quelle che riguardano l’adozione di misure volte ad frenare il rischio del compimento di attività illecite da parte di terzi (dunque antifurto e videosorveglianza).

Nella fattispecie, l’impiego di un impianto di antifurto ricade tra le opere di manutenzione ordinaria; tali opere vengono eseguite senza nessun titolo abilitativo, pertanto non occorre effettuare alcuna pratica edilizia o permesso. La spesa massima ammessa al beneficio delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie è di 96.000 euro, di conseguenza l’importo massimo della detrazione è di 48.000 euro spalmati in 10 rate annue (ciò vuol dire che in sostanza, per ogni 100 euro spesi, si avranno 50 euro risparmiati).

Sono da considerare detraibili le spese sostenute per: l’installazione di i sistemi di videosorveglianza (telecamere, sistemi di visione ecc.) e degli impianti di antifurto; l’impiago di vetri con funzione anti sfondamento; l’adozione di portoni blindati, di casseforti, di grate, di tapparelle sia motorizzate che meccaniche, di inferriate; l’installazione o in alternativa la sostituzione di cancelli, protezioni murarie e simili. Al contrario, non si possono detrarre le spese sostenute per i contratti stipulati con gli istituti di vigilanza privata o organi simili. Possono usufruire delle detrazioni fiscali il proprietario della casa, il familiare convivente, il titolare di diritti reali (ovvero uso, usufrutto e abitazione), il futuro acquirente di un immobile con compromesso registrato, l’inquilino, il comodatario e imprenditore individuale se l’immobile non è nella categoria dei beni strumentali o della merce aziendale.

In tale panorama, nel caso in cui la fornitura dell’impianto di sicurezza è posta in essere nell’ambito del contratto d’appalto, ovvero l’impianto viene acquistato dall’impresa che si occupa dell’installazione, il proprietario ha diritto all‘iva agevolata applicata al 10 % e non al 22 %.  In tal caso la ditta comprerà i vari prodotti e materiali dal fornitore con l’iva al 22 %, e successivamente applicherà l’iva al 10 % al committente (meccanismo denominato “credito d’IVA” nei confronti dello Stato). Tutti i pagamenti, per ovvi motivi di tracciabilità, devono avvenire tramite bonifico parlante, dunque mai in contanti. Oggigiorno diverse banche hanno già previsto e predisposto dei bonifici pre compilati per agevolare tale pratica (presso la home-banking è possibile trovare questo servizio).

Dopo questa carrellata di informazioni sulle detrazioni fiscali e sulle agevolazioni Iva nell’ambito dell’acquisto e dell’installazione dei sistemi di sicurezza, per conoscere tutti i dettagli sulle percentuali di detrazione Irpef e sull’iter per fare domanda, è possibile consultare la guida dedicata, visitabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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