Agenti atmosferici e falsi allarmi sui sensori

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Buonasera,

sono Giulia e vivo in una zona parecchio nebbiosa. Vorrei capire, col tuo aiuto, come rispondono i sensori antifurto alla nebbia e alle altre avversità atmosferiche come, ad esempio, la neve. Ci sono in commercio tecnologie che non risentono di questi problemi? A tal proposito come giudichi i sensori a microonda?

Grazie

Buonasera Giulia,

è bene ricordarti e ricordare a chi ci legge che le tipologie di sensori ad infrarosso sono due: ci sono i sensori ad infrarossi passivi e quelli ad infrarossi attivi. I primi, i più comuni, sono scelti perché sono pratici da installare, sono immuni ai falsi allarmi e hanno un buon prezzo; quando installati negli ambienti esterni, come ad esempio sotto un loggiato, possono arrivare a proteggere più ingressi e non risentono dei fenomeni atmosferici (questi sensori rilevano il gradiente termico e quindi sono immuni agli sbalzi atmosferici o ai cambiamenti climatici). I sensori ad infrarosso attivo, invece, risentono della nebbia che interrompe il loro fascio di raggi; questo provoca tanti falsi allarmi che però non si verificano in caso di neve, in quanto l’interruzione del fascio, in questo caso, non avviene. Meno indicati per l’esterno sono invece i sensori a microonda, troppo sensibili agli agenti atmosferici e agli animali.

Se la tua necessità è quella di proteggere il perimetro dell’abitazione ti consiglio di optare per le barriere a microonda oppure per i sensori a doppia tecnologia, in modo da evitare i falsi allarmi e avere una protezione più affidabile.

  1. Io ho risolto il problema con dei sensori a tenda montati sugli accessi più vulnerabili

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