Sistema di allarme per casa: da quali accessori è composto il migliore

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Un sistema di allarme per la casa non si limita a suonare una sirena in caso di intrusione, perché il suo funzionamento è molto complesso: coordina sensori, dispositivi di deterrenza e canali di comunicazione per prevenire, rilevare e segnalare ogni anomalia, offrendo serenità a chi abita nell’immobile. Per ottenere un risultato davvero efficace, la scelta degli accessori giusti conta quanto la loro collocazione e la loro configurazione. Vediamo quali sono gli elementi che non dovrebbero mancare in un impianto di qualità.

Centralina e unità di controllo

Alla base di ogni impianto si trova la centralina, ovvero il componente che riceve i segnali dai sensori, li interpreta e attiva le procedure previste. Una buona centrale gestisce più zone, consente la parzializzazione dell’impianto e mantiene un registro degli eventi.

Importante la presenza di funzioni di autodiagnosi, che segnalano batterie da sostituire, sensori in errore o tentativi di manomissione. Un’interfaccia semplice, come la tastiera, il display o l’app, facilita l’uso quotidiano e riduce gli errori.

Tastiere, lettori, telecomandi e app

Perché un sistema sia davvero utilizzabile da tutti coloro che si trovano in casa, serve una gestione pratica, con tastiere posizionate all’ingresso e nella zona notte, lettori per card, telecomandi con tasti intuitivi.

Sempre più diffusa la gestione via app, utile per attivare scenari, controllare lo stato dell’antifurto e ricevere notifiche. Chi vuole un ulteriore livello di sicurezza può preferire codici diversi per ciascun utente, in modo da tracciare chi attiva o disattiva l’impianto.

Sensori per porte e finestre

I contatti magnetici perimetrali, installati su porte e finestre, segnalano l’apertura dell’infisso. Ne esistono di visibili e a scomparsa; i secondi si integrano meglio con gli infissi, perché risultano discreti. Per gli avvolgibili si usano contatti a fune, mentre per finestre scorrevoli sono utili sensori studiati per corsie di scorrimento. A questo si aggiungono sensori per urto o vibrazione, che riconoscono tentativi di effrazione sull’infisso prima che avvenga l’apertura.

Cablato, wireless o ibrido: scegliere in base alla casa

La scelta tra cablato e wireless dipende dalla struttura dell’abitazione e dalla necessità di ampliare l’impianto in futuro. In contesti ristrutturati o in affitto, i sensori radio offrono rapidità d’installazione e flessibilità. Spesso viene scelta un’architettura ibrida, con zone cablate nelle stanze principali e componenti radio nelle aree in cui tracce e canaline sarebbero invasive.

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