
La richiesta di telecamere nascoste è cresciuta velocemente negli ultimi anni, spinta dall’esigenza di rafforzare la sicurezza in casa, di proteggere beni aziendali e di monitorare ambienti in cui la presenza di personale non è continua.
Orientarsi fra modelli apparentemente simili richiede, però, un’analisi accurata: non basta puntare sul dispositivo più piccolo, perché bisogna valutare una serie di parametri che determinano affidabilità e qualità delle riprese. Vediamo i fattori essenziali da considerare prima dell’acquisto, le indicazioni concrete per investire in modo attento nei dispositivi di sicurezza.
Cosa sapere su registrazioni e privacy
Prima di concentrarsi sugli aspetti tecnici è essenziale conoscere le disposizioni di legge. In Italia la registrazione di immagini in luoghi privati è consentita se avviene all’interno della propria proprietà e non coinvolge aree pubbliche o spazi di terzi che non hanno prestato consenso.
In ambito lavorativo il datore di lavoro deve informare preventivamente i dipendenti e, dove necessario, ottenere l’autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro. L’installazione di una microcamera senza il rispetto di tali regole può comportare sanzioni penali e civili. Prima di montare il dispositivo, quindi, è bene verificare sempre che la collocazione prescelta sia conforme alle norme sulla privacy.
Risoluzione e qualità dell’immagine
Una registrazione nitida facilita l’identificazione di persone e oggetti. Oggi i sensori in alta definizione da 1080 p rappresentano il requisito minimo, mentre le soluzioni 2K o 4K offrono dettagli superiori, preziosi quando la scena viene ingrandita in fase di revisione.
Oltre al numero di pixel, conviene anche valutare il frame rate: 25 fps assicurano già un movimento fluido. L’apertura dell’obiettivo influisce sulla luminosità, mentre la visione notturna a infrarossi consente riprese valide in totale buio, purché i LED restino invisibili per evitare di svelare la presenza della telecamera.
Alimentazione e autonomia
La scelta fra alimentazione continua tramite rete elettrica e batteria ricaricabile dipende dal punto di installazione. Una presa vicina elimina la necessità di ricarica; un modulo a batteria, invece, offre libertà di collocazione.
Per ridurre i consumi può essere utile attivare la registrazione solo quando viene rilevato un cambiamento nell’inquadratura. È importante, inoltre, la presenza di un circuito di protezione contro il surriscaldamento, soprattutto se il dispositivo rimane sistemato in spazi ristretti.
Posizionamento ottimale in casa
Per ottenere immagini chiare bisognerebbe posizionare la lente a livello degli occhi, evitando controluce provenienti da finestre o lampade. Se la microcamera è montata in alto, dovrebbe essere orientata con un lieve angolo verso il basso per coprire porte e corridoi. In aree soggette a vibrazioni, come scaffalature metalliche, meglio applicare un supporto in gomma che smorzi i micro-movimenti.